TRE SCHEMI DI CATECHESI CON SAN FRANCESCO : A CERTE CONDIZIONI POTREBBERO SOSTITUIRE ANCHE QUELLA PARROCCHIALE, CASO PER CASO.
NOTA: Soprattutto nella branca L/C si è soliti procedere nella catechesi annuale seguendo la figura di San Francesco.
La scelta è buona se si ha l'avvertenza di completarla con qualcosa d'altro che introduca alla "sostanza" del messaggio cristiano. Se ci si limitasse a presentare San Francesco come innamorato della natura e non – supponiamo – di Dio e della sua chiesa , si tradirebbe il Santo ed anche i ragazzi stessi. Penso che , se la catechesi è organica e continuativa, si possa ottenere dal parroco – volta per volta – il permesso di sostituire la catechesi parrocchiale introduttiva ai Sacramenti (Confessione,Prima Comunione) con quella fatta in tana. La risposta positiva non è automatica: se la sostanza della catechesi c'è, è possibile: altrimenti è meglio non insistere.
Per questo ho seguito il seguente schema:
1)Episodio della vita del Santo.
2)Rimando alla dottrina della Chiesa.
3)Icona cioè: un simbolo visivo da far apporre in sede e da portare a casa.
4)Impegno personale o di gruppo.
1 ° INCONTRO:LA NASCITA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI .
1) Fine del 1100 , secolo 12° : Assisi è una bellissima cittadina presso il monte Subasio, in Umbria, vicino alla città di Perugia. I suoi abitanti sono molto bravi ed attivi: si danno da fare in tutte le specialità:legno,ferro,agricoltura,allevamento degli animali e commercio delle stoffe.
2)Uno dei negozi più grandi e completi di Assisi è quello di Pietro di Bernardone: compra e vende le stoffe più belle in circolazione. Nel Medioevo si era raggiunta una tale bravura che nemmeno oggi si è capaci di fare stoffe e broccati belli come allora.
3)Un giorno Pietro di Bernardone vuole allargare il suo commercio . Viene a sapere che in Francia c'è una fabbrica che produce stoffe di eccezionale bellezza e allora si decide: parte per la Francia. Lì trova davvero quello che cerca ma – in più – trova anche una bellissima ragazza del posto che accetta di sposarlo. Così Pietro torna ad Assisi con dei prodotti stupendi e – meraviglia! – con una moglie francese. In quel periodo del Medioevo i francesi erano chiamati "franceschi" dalla gente dell'Umbria.
4)Arriva l'anno 1181 : dalla unione di Pietro e della bella Francesca nasce un bambino : come chiamarlo se non come la terra della madre? Il suo nome è deciso: Francesco .
5) Il piccolo bambino cresce: è molto bello e buono. Con la madre parla in lingua francese, con gli altri nell' italiano di quel tempo che è ancora molto simile al latino. Dalla mamma impara una cosa bellissima che era molto diffusa in Provenza , la regione dalla quale proveniva : a suonare e cantare.
( 5 BIS : IL CAPO : Cari lupetti: anche voi cercate di imparare subito e bene sia a cantare che a suonare: non immaginate quanto vi servirà! Se saprete farlo, ogni volta che incontrerete altri bambini tutti vi cercheranno e voi pian piano potrete portarli vicino a Dio ed alla Chiesa. Se poi suonerete in Chiesa, voi rallegrerete la gente che , anche per merito vostro, verrà più volentieri alla Messa.)
6) Francesco è molto fedele anche alle preghiere che recita con la mamma:impara bene a fare il Segno di Croce , il Padre Nostro,l'Ave Maria, il Gloria,l'Eterno Riposo,l'Angelo di Dio,l'Atto di dolore. Queste preghiere si possono benissimo sostituire con altre inventate ma servono moltissimo per cominciare.
(6BIS: CAPO: Anche noi vogliamo imparare o ripassare queste preghiere.Appena uno le sa vada da Baloo e si faccia dire da lui se va bene. Se non lo trovate, venite da me o da…………………. Il telefono di Baloo è:…………………………..)
7)ICONA : Disegniamo ciascuno su un foglietto la faccia di un bambino e, di fianco, quella dei suoi genitori o parenti : circondiamo il disegno con un cerchio con sopra una croce: ci ricorderà una famiglia vive unita e felice se prega insieme.
MORSO DI BALOO:Appena possibile cerchiamo di andare da Baloo(Tel………………..): gli diamo un (uno solo!) bel morso sul collo e gli diciamo tutte le preghiere che San Francesco aveva imparato.
8)IMPEGNO: Da oggi diremo bene le preghiere prima della riunione e, mettendoci d'accordo prima, proporremo di dirne una tutti insieme anche in casa. Così i vostri familiari si accorgeranno quale onore avete avuto nello scoprire il cammino dello scautismo.
2° INCONTRO : FRANCESCO DI ASSISI BAMBINO.
1)Noi non sappiamo molto sulla infanzia di San Francesco ma è facile immaginare che cresce molto bene: impara a leggere e scrivere, a suonare e cantare,andare a cavallo,frequentare la chiesa servendo (forse) la Messa e dando vita al coro con la sua voce bellissima. Soprattutto gli altri bambini stanno volentieri con lui perché è molto buono e gentile : pur essendo figlio di un ricco mercante, non lo fa pesare sugli altri , soprattutto sui più poveri.
2)Certamente c'è una cosa che lo rende già diverso dagli altri: l'amore alla natura. Mentre forse gli altri bambini rovinano e sporcano il bosco o fanno soffrire gli animali, Francesco cerca nel creato la voce di Dio. Ascolta incantato il canto degli uccelli, dell'acqua, del vento,della pioggia ; conosce benissimo le caratteristiche delle piante e degli animali più vicini a lui.
3)Nel vangelo c'è scritta una cosa simile: Gesù invita a guardare gli uccelli del cielo ed i fiori dei campi per imparare da essi a fidarsi della Provvidenza e ad essere sempre sereni.
-VANGELO SECONDO SAN MATTEO 6,25-34.
(3 BIS : CAPO : Fratellini, anche noi vogliamo fare subito quello che Gesù ha chiesto e San Francesco ha fatto:adesso vi faccio sentire alcuni rumori (acqua scrosciante, fuoco scoppiettante ……) e vi faccio vedere alcuni fiori: voi scriverete su un foglietto quello che vi viene in mente e poi leggeremo i vostri commenti. Sarà un modo molto bello per rifare quello che certamente San Francesco ha fatto da bambino.)
4)ICONA : CAPO : Fratellini, ora vi consegno un foglietto sul quale voi disegnate il profilo di un albero o di un fiore o di un bosco: sotto di questo scriviamo le parole di Gesù:"Guardate i fiori dei campi e abbiate fiducia nella Provvidenza del padre vostro che è nei cieli".
MORSO DI BALOO:Appena possibile andiamo da Baloo e , dopo avergli dato 2 (solo due ) morsi sul collo ci facciamo dire da lui dove si trova nella Bibbia il cantico delle creature che tre ragazzi hanno cantato a Dio mentre erano nella fornace ardente.
5)IMPEGNO : CAPO: Gesù ci insegna a non essere avari ed ingordi ma a fidarci della Provvidenza. Per questo da oggi in poi una volta alla settimana , se faremo merenda qui in sede o a casa ,la faremo con un cibo povero come, per esempio: pane-olio di oliva-sale. E' un cibo molto popolare fra la povera gente,non costa molto perché si può fare anche con pane duro e poi vedrete…….è buonissimo!
3° INCONTRO : SAN FRANCESCO VIVE IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE.
- Come si celebrava nel Medioevo la Confessione? Non lo sappiamo ma certamente si faceva perché veniamo a sapere che San Francesco da grande la riceveva spesso.
- Francesco da piccolo è possibile che abbia fatto anche lui dei peccati? Certamente! Noi crediamo che solo Gesù e la Madonna (per merito di suo figlio Gesù) sono senza peccati. Francesco si era accorto presto che aveva delle bellissime doti per cui è possibile che qualche volta abbia approfittato di esse per vantarsi o per tenere lontani dei bambini che magari erano più poveri . Se lo avesse fatto, non c'è da meravigliarsi perché Gesù non condanna chi fa i peccati ma chi non si pente e non chiede perdono.
- Nel VANGELO DI SAN LUCA ( 15 , 11-32 ) Gesù racconta la parabola del figliol prodigo che commette davvero un gravissimo peccato ma viene perdonato perché si è sinceramente pentito.
- Cosa bisogna fare per vivere bene la Confessione? Prima di tutto sentire che siamo tutti peccatori e che abbiamo sempre bisogno di purificare la nostra anima come laviamo spesso il corpo.
- Viveva un giorno un grandissimo pianista. Era così bravo che, quando dava dei concerti di pianoforte , la gente prenotava i biglietti anche 6 mesi prima. Era bravissimo e gli applausi per lui erano immensi. Il più grande applauso della sua vita lo ottenne – immaginatelo! – un giorno quando, sospendendo il concerto, ad un certo punto si alzò, si rivolse agli spettatori e disse: "Scusate! Ho sbagliato: ricomincio daccapo". La gente dapprima rimase sbigottita ma poi, dopo alcuni istanti , scoppiò in un applauso immenso. Perché, secondo voi? (Si lascia sospesa la domanda e si riprende quando qualcuno dirà : La gente gli diede un applauso grandissimo perché ha visto che era sincero e umile.)
- Anche noi dobbiamo imparare a pentirci umilmente. Per sapere se – dopo il dolore dei peccati – siamo anche peccatori , dobbiamo imparare bene i 10 COMANDAMENTI. Già che ci siamo ripassiamoli adesso:
- Dopo aver cercato di capire se siamo peccatori guardando i dieci comandamenti dati da Dio a Mosè sul monte Sìnai , adesso ripassiamo l'ATTO DI DOLORE:Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati . Li odio e li detesto perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa .Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più, di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonami!"
- MORSO DI BALOO : andiamo da Baloo e , dopo avergli dato 3 (solo 3) morsi sul collo, ci facciamo dire come si svolge la Confessione e come possiamo farla al più presto.
ICONA: Gesù ha cancellato i nostri peccati non con l'acqua ma con il suo sangue. Disegniamo ora una corona di spine e la portiamo a casa: la teniamo sul tavolo dei compiti per ricordarci di non peccare e di chiedere sempre perdono, come certamente faceva San Francesco anche da bambino.
4° INCONTRO :SAN FRANCESCO RICEVE LA PRIMA COMUNIONE.
1)Non sappiamo a quale età Francesco abbia ricevuto la prima Comunione. Forse ai suoi tempi non si faceva festa come adesso. E' sicuro però che l'ha fatta.
2) Molto probabilmente Francesco era un bambino molto bello e fine, un po' gracile , di statura non eccezionale , con un modo di fare veramente nobile. Quando passava per le vie di Assisi è probabile che le mamme lo indicassero ai loro figli per invitarli ad andare in sua compagnia.
3)Avrà servito la Messa? E' possibile perché quando sarà grande farà di tutto per stare vicino al celebrante sull'altare . San Francesco sarà così umile che non chiederà mai di diventare sacerdote ma di restare solamente diacono, cioè servitore di Dio nel mondo e in chiesa.
4)E' possibile che Francesco, possedendo una bella voce e sapendo la musica, abbia fatto parte del coro dei ragazzi nella chiesa. In chiesa si canta e si suona solo per Dio ed è possibile che san Francesco non si sia mai messo in mostra per avere gli applausi della gente.
5)La prima Comunione che san Francesco ha fatto è stata l'inizio di una lunga serie. Quando in seguito si fermerà in chiesa, molto facilmente andava in estasi, perdeva cioè completamente i sensi al sentire Dio dentro di sé.
6)Chi fa la Comunione non mangia un pezzo di pane ma il corpo stesso di Gesù. Quando Gesù disse per la prima volta questa cosa, la gente lo prese in giro credendo che fosse pazzo. Gesù invece non si avvilì, anzi parlò ancora più duramente contro coloro che non gli volevano credere.
7)Leggiamo dal VANGELO DI SAN GIOVANNI 6,48-58.
8) Una quarantina di anni dopo la prima comunione di san Francesco un suo grande alunno , sant'Antonio da Padova , farà questo miracolo .
9) A Rimini c'era un grande cattiveria verso Dio e la chiesa. Molti non volevano credere che Gesù è presente nell'ostia anche se Lui è Dio e può fare quello che vuole. Un giorno un riminese cominciò a gridare contro sant'Antonio che invitava ad andare alla Messa e a fare la Comunione. Allora S.Antonio lo sfidò e gli disse: "Senti, tu non vuoi credere che Gesù è presente nell'Ostia consacrata. Ebbene: tieni la tua mula senza mangiare senza bere per tre giorni e poi vieni sulla piazza principale (oggi si chiama Piazza Tre Martiri) e vedrai come Dio ti convincerà". – Quell'uomo accettò la sfida. Dopo tre giorni, davanti da una folla enorme, S.Antonio uscì dalla chiesa portando l'ostensorio con sopra l'ostia consacrata ; si fermò vicino ad un recipiente pieno di acqua freschissima e ad una cesta colma di erba tenerissima. Il riminese che non credeva venne avanti con la mula ed essa – incredibile! – invece che andare subito a mangiare ed a bere, si inginocchiò davanti alla Eucarestia che S.Antonio teneva in mano. Passati pochi istanti, S.Antonio si ritirò nella chiesa e la mula andò subito a mangiare ed a bere mandando in cuor suo un sacco di accidenti ai riminesi che non volevano dar retta a S.Antonio .
(9BIS : CAPO: Questo miracolo delle Eucarestia ci fa capire che bisogna fare bene e spesso la santa Comunione. Adesso voi prendete dei foglietti e disegnate un'ostia con dentro le lettere: IHS (Gesù salvatore degli uomini) ; poi scrivete il vostro nome con il proposito di quanto spesso volete fare la Comunione. Se non siete ancora passati alla Comunione, potete fare il proposito di quante volte volete entrare in chiesa per salutare Gesù).
MORSO DI BALOO:Andiamo da Baloo e, dopo avergli dato 4 (solo 4) morsi sul collo ci facciamo dire da lui cosa possiamo fare per migliorare la partecipazione alla Messa.
10)IMPEGNO: Cari fratellini: da oggi in poi vogliamo fare in modo che la Comunione della Messa sia fatta meglio. Per questo ci impegniamo a preparare bene un canto ("Ho bisogno d'incontrarti nel mio cuore ") e a leggere il vangelo nel capitolo sesto si San Giovanni dove appunto si parla della Comunione.Sarebbe anche bello che, a turno, uno di noi andasse alla Messa durante la settimana in modo che ogni giorno un lupetto porta Gesù nel suo cuore e dentro tutto il branco.


5° INCONTRO: SAN FRANCESCO RICEVE LA SANTA CRESIMA.
- Come al solito, non sappiamo niente di come si celebrava nel Medioevo la Santa Cresima. Quasi certamente si faceva festa perché è il momento in cui un ragazzo, arrivato a 12- 13 anni, si decide se vuole stare dalla parte di Gesù o del mondo, del bene e non del male; se vuole cercare di lasciare il mondo più buono o disinteressarsi se viene a sapere che ci sono le guerre ,la fame e le pestilenze.
- San Francesco probabilmente ricevette la Cresima come tutti noi ma forse non capì subito che con quella doveva migliorare nella bontà. Forse non fu mai cattivo davvero ma è possibile che , spinto dalla voglia di godere i soldi che aveva e che papà Pietro gli dava, per un po' di tempo abbia pensato solo a se stesso.
- Nella Cresima si ripete il fatto della discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste (ATTI DEGLI APOSTOLI 2,1-13). Come gli apostoli, dopo la discesa dello Spirito Santo si gettarono a capofitto nella conversione del mondo, così anche noi scouts siamo invitati a fare lo stesso.
- Sono stati molti quelli che, nella storia dello scautismo, hanno lavorato a favore del bene . Uno di questi si chiamava Don Giovanni Minzoni. Questi i fatti: intorno agli anni 1930 il fascismo ordinò a tutti i bambini italiani di andare per forza alle sue riunioni dove si imparava solo e unicamente a sparare e a odiare gli altri. Don Minzoni era parroco ad Argenta, vicino a Ravenna: chiese ai suoi scouts se erano contenti di andare alle riunioni dei fascisti. Quelli gli risposero : No, non siamo contenti per niente! Noi non abbiamo nessuna voglia di odiare i bambini della altre razze.Perché dovremmo imparare ad ammazzarli?Non sono bambini come noi?" – Allora Don Giovanni chiese se erano contenti di sfilare spesso per la vie di Argenta allo scopo di fare un dispetto ai fascisti. "Certamente! – risposero in coro gli scout –Così vedranno che non abbiamo paura di stare dalla parte di Dio e della Chiesa." – Così avvenne. Ma il destino di Don Minzoni era segnato. Una sera,mentre tornava a casa , un assassino lo colpì sulla testa, alle spalle e Don Giovanni Minzoni morì. Oggi tutto il mondo scout lo ammira e forse vedrà che la Chiesa lo proclamerà santo.
- Anche noi, se chiediamo la Cresima, dobbiamo prepararci a soffrire per Gesù. Se noi continuiamo a stare uniti, se facciamo vedere con la nostra uniforme da che parte vogliamo stare, non solo la gente non ci prenderà in giro ma molti altri bambini si metteranno in fila per entrare negli scouts.
- ICONA: CAPO: Fratellini, anche noi non abbiamo paura a stare dalla parte di Gesù. San Francesco , quando sarà grande, metterà addirittura una veste speciale con una corda intorno alla vita per far vedere a tutti che stava dalla parte di Gesù. Oggi facciamo il disegno del fazzolettone di gruppo e poi scriviamoci sotto il nostro nome più quello di Gesù: vuol dire che ci prepariamo alla Cresima scegliendo di cercare di far vincere sempre Gesù nel mondo.
- MORSO DI BALOO: Andiamo da Baloo e dopo avergli dato 5 (solo 5) morsi sul collo ci facciamo dire da lui il nome del Vescovo che fa la Cresima, quando si fa e cosa si deve fare per meritarla.
- IMPEGNO: Quando saremo in chiesa cercheremo di stare sull'attenti al momento del Vangelo, in ginocchio alla Consacrazione e di portare la pace nelle panche a tutta la gente: sarà un modo per far capire che non ci vergogniamo di Gesù e che quindi siamo pronti a ricevere la Cresima.
6°INCONTRO: SAN FRANCESCO, ORMAI GRANDE, PARTE PER LA GUERRA CONTRO PERUGIA.
- Ai tempi di san Francesco, intorno all'anno 1200, c'era purtroppo la smania di fare la guerra . Appena arrivava la primavera, così come noi facciamo il campionato, così allora si andava a fare la guerra. Non è detto che ci fossero molti morti ma ogni volta c'era qualcuno che moriva.
- Francesco è ormai grande. E' un giovanotto bellissimo, grande musicista e cantore, elegante e gentile, vero re della gioventù locale. Ormai il babbo e la mamma cominciano a pensare a chi potrà essere la sua futura moglie. Fra le ragazze che ascoltano spesso Francesco c'è Chiara, una bellissima abitante di Assisi , non ricchissima ma molto buona. Il babbo e la mamma sperano che , se si sposeranno, li riempiranno di nipotini. Invece succede una cosa brutta: scoppia la guerra contro Perugia. Perché fosse scoppiata nessuno lo sapeva ma non c'era niente da fare: bisogna partire.
- Francesco fa di tutto per avere l'armatura più bella della città. La indossa sotto gli occhi ammirati delle ragazze ma poi esclama:"Mi sembra di essere dentro una cassa da morto". Il babbo e la mamma gli dicono di non scherzare, il vescovo di Assisi li benedice come se fossero degli eroi (invece erano dei poveri stupidi che si divertivano ad ammazzare o a farsi ammazzare ) e infine…………parte per la guerra. L'esercito di Assisi, per quanto fosse grande, era sempre più piccolo di Perugia, la città principale dell'Umbria.
- Ogni guerra è sempre stupida. Il Papa di Roma, ogni volta che scoppia una guerra, dice sempre che , se ci sono motivi di litigare, non bisogna mai ammazzare nessuno: quando sei morto a cosa serve che il tuo esercito abbia ragione?
- E così accade quello che doveva accadere: Assisi perde e Francesco, fatto prigioniero, viene tenuto in una prigione bruttissima: una fossa profonda e umida , chiusa verso il cielo solo da una rete di ferro. Passano i giorni e Francesco si ammala: tosse e febbre stanno portandolo alla morte quando papà Pietro di Bernardone riesce a liberarlo pagando ai perugini una somma enorme.
- Francesco torna a casa, quasi sicuramente per morire. La mamma lo cura con una amore incredibile: notti e notti insonni vicino a lui che sembra non riuscire a vincere la tosse e la febbre. Passano molti giorni e una mattina – incredibilmente!- Francesco si alza dal letto. E' guarito!
- Immaginate la gioia dei genitori! Francesco sta sempre più riprendendo le forze quando un giorno lo vedono sul davanzale della finestra che sta cercando di prendere in mano un uccellino ferito. Per andargli vicino Francesco è ad soffio dal cadere per terra: mezza Assisi sta con il naso all'insù. Finalmente Francesco afferra l'uccellino ferito e si mette in salvo. Tutti tirano un sospiro di sollievo ma cominciano a pensare che la malattia ha fatto impazzire Francesco.
- CAPO: Fratellini, fermiamoci qui nel racconto. Vedrete che la vita di San Francesco è piena di sorprese. Adesso domandiamoci: uno che fa il bene a favore dei bambini o degli animali è davvero un matto? La gente pensa che lo sia ma ha ragione o no? Noi cosa possiamo fare per cominciare ad imitare Francesco nel fare il bene? – Se siete contenti, disegniamo un pesce: chi lo vede penserà che noi scout vogliamo bene agli animali come San Francesco ma per noi il disegno del pesce significa anche un modo molto antico di far sapere che si è cristiani. Andate da Baloo, e, SESTO MORSO, chiedetegli cosa significava per i primi cristiani il segno del pesce.
- IMPEGNO: Quando vediamo che c'è della sporcizia in classe,nel parco o altrove cerchiamo di pulire. La gente dirà che noi siamo matti ma noi invece pensiamo a San Francesco che ha aiutato un uccellino ferito anche se la gente pensava che era pazzo. Alla fine tutti si sono accorti che aveva ragione lui.
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7° INCONTRO: SAN FRANCESCO SI SPOGLIA DELLE VESTI E SPOSA MADONNA POVERTA'.
7° INCONTRO: SAN FRANCESCO SI SPOGLIA DELLE VESTI E SPOSA MADONNA POVERTA'.
1)Francesco ormai ha rotto ogni indugio: dopo aver visto come è facile morire e dopo aver constatato come la gente si fa la guerra per niente,decide di stare per sempre dalla parte di Gesù.
2) Sì , è facile, ma come fare? Il padre, Pietro di Bernardone lo segue come un'ombra perché teme che faccia altre pazzie . La gente comincia a deriderlo sempre più apertamente. Solo Chiara gli conserva intatta la sua amicizia.
3)Vedendo questo, Francesco si allontana sempre più spesso a cavallo, nelle zone vicine ad Assisi. Un giorno ha un incontro folgorante: un lebbroso gli si fa avanti chiedendo l'elemosina. Francesco rabbrividisce a quella vista, gli butta da lontano una moneta e scappa via a cavallo. Poco dopo si ferma: gli viene in mente quanto ha fatto Gesù con i lebbrosi e torna indietro. (VANGELO SECONDO MATTEO 8,1-4 ). Chiama il povero lebbroso , scende da cavallo e……..lo bacia. Alla fine gli rovescia in mano tutte le monete del suo borsellino.
4)Ormai il dado è tratto. Francesco torna a casa, va nel magazzino dove suo padre conserva le stoffe più preziose e comincia a buttarle dalla finestra verso i poveri. Immaginate la confusione, le risate, le domande! Tutti si chiedono se davvero Francesco è impazzito quando……arriva Pietro di Bernardone.
5) Vedendo la scena Pietro perde completamente la pazienza: gridando come un ossesso trascina Francesco davanti al Vescovo e urla:
P. *Eccellenza, mi faccia giustizia : ordini a mio figlio di smettere di dare tutta la mia roba alla gente.
F. *Papà, tu non sei più mio padre; io non sono più tuo figlio.
P. *Come, osi rinnegarmi come padre?
F. *Sì perché da ora in poi io scelgo Dio come mio padre e sposo madonna povertà. Anzi,perché tu non possa avanzare più nessun diritto nei miei confronti , ti restituisco anche i vestiti".
6)Così facendo , lentamente, Francesco depone i suoi vestiti . Il vescovo lo avvolge con il suo mantello , Francesco prende un pezzo di corda trovata in terra, se la lega alla vita e si allontana cantando con la sua stupenda voce.
E' libero ! Ha scelto per sempre di vivere come figlio di Dio, senza la schiavitù dei soldi e delle ricchezze.
7)Da quel momento,mentre un silenzio impressionante cala su tutta Assisi, comincia la meravigliosa avventura del francescanesimo nel mondo, la famiglia di frati (fratelli) che più assomiglia da vicino a Gesù Cristo.
8)ICONA :CAPO:Cari fratellini, abbiamo conosciuto forse l'episodio più commovente della storia, dopo la morte di Gesù. Davvero San Francesco ha aperto una strada meravigliosa nella quale ci vantiamo di camminare anche noi lupetti. Per questo vi daremo un sacco di nylon, voi vi farete tre buchi:uno per la testa e due per le braccia. Poi vi consegneremo una cordicella da cingere ai fianchi. Una volta vestiti quasi come San Francesco diremo in ginocchio, tenendoci per mano, la preghiera diretta al nostro padre che sta nei cieli:il Padre Nostro.
MORSO DI BALOO:Andiamo da Baloo e facciamoci dire da lui chi sono, dove stanno, cosa si può fare per i poveri della parrocchia.
9)IMPEGNO: Nella S.Messa della domenica andremo vicino al celebrante per formare con lui una catena con le mani e poi, dopo che lui avrà baciato l'altare, andremo a portare la pace a tutta la gente che si trova in chiesa.


8° INCONTRO:SAN FRANCESCO RESTAURA LA CHIESA DI SAN DAMIANO. I MIGLIORI RAGAZZI DI ASSISI VANNO CON LUI.
1)Francesco esce dalle mura di Assisi, felice di appartenere tutto a Dio. Dove andare? C'è una chiesa abbandonata, con un vecchio sacerdote ammalato che la custodisce. Francesco va da lui e gli chiede se lo vuole vicino a sé:in compenso tenterà di restaurare la chiesetta.
2)Inizia così la seconda vita di Francesco. La chiesa è davvero malandata: per quanto si dia da fare , ogni lavoro in muratura non va avanti troppo bene. Francesco si adatta alla idea di aspettare tempi più lunghi quando……. vede comparire i suoi amici di Assisi. Essi erano stati suoi compagni di brigata e di baldoria: non erano cattivi ma molto spensierati . Da quando però Francesco era andato via la loro allegria era crollata: come si fa a stare bene quando il tuo migliore amico soffre il freddo?
3)Accade così un miracolo dopo l'altro: i ragazzi più belli e ricchi di Assisi, uno dopo l'altro, vanno ad abitare a San Damiano, vicino a Francesco.
Anche Chiara, la bellissima ragazza che ascoltava tanto volentieri i canti di Francesco, si chiude in una casa assieme a sue amiche. Ormai Assisi è sconvolta da quello che succede: Francesco e i suoi amici, cantando allegramente, vanno in giro chiedendo l'elemosina. A chi li offende, essi rispondono che vivono come Gesù, senza pensare al domani,sempre contenti di quello che hanno. Sono come gli uccelli del cielo di cui parla il VANGELO.
4)VANGELO SECONDO MATTEO 7,25-34.
5)Quel ciclone iniziato da San Francesco si sparge: ragazzi su ragazzi arrivano ad Assisi per unirsi a quel favoloso giovane che lavora e canta, prega e canta,sorride a tutti, non rimprovera nessuno,anche se fa lunghe penitenze e preghiere non umilia mai nessuno.
6)Un giorno un giovane piuttosto robusto vuole fare penitenza come lui e stare senza mangiare per amore di Gesù. Digiuna oggi e digiuna domani, quel ragazzo – una sera – non ce la fa più: esce dalla sua celletta e si dirige verso il refettorio. Mentre vi sta andando ha un sussulto al cuore: incontra padre Francesco che passa lì vicino.
*Francesco: Dove vai, figlio mio?
*Ragazzo : Scusi padre: ho una fame tremenda; stavo andando al refettorio a prendere un po' di pane.
*Francesco: Bene , fai pure; buon appetito!
*Ragazzo : Ma Lei , padre , fa tanta penitenza e io voglio fare come Lei .
*Francesco: No figlio mio: mangia tranquillamente. Vedi, mangio anche io con te. Buon appetito!
- San Francesco, che non aveva mai interrotto i suoi digiuni per nessun motivo……..per non mettere in difficoltà quel ragazzo…… mangia anche lui!
- Meraviglioso!Divino! San Francesco sa che tutte le penitenze del mondo, anche se fatte per amore di Dio, non valgono niente se non si nutre amore per il prossimo.
- Anche Gesù è fatto così : nel Vangelo , pur di completare la festa a due ragazzi che si sposano, cambia tutti i suoi programmi e trasforma l'acqua in vino tanto che probabilmente aiuta un po' di gente anche ad ubriacarsi. VANGELO DI SAN GIOVANNI 2,1-12:Le nozze di Cana.
- ICONA : disegniamo un pezzo di pane e sopra mettiamoci il nostro nome: la mamma lo vedrà e voi le direte che vorrete diventare buoni come un pezzo di pane e la volete aiutare. Chissà che la mamma, distratta, non mangi anche voi.
- MORSO DI BALOO: Andiamo da Baloo e facciamoci dire da lui perché-come- quando ha lasciato lui la sua famiglia per andare in seminario e diventare prete. Anche lui, in qualche modo, ha fatto come San Francesco.
- IMPEGNO: Facciamo ogni giorno una vera Buona Azione a favore di qualcun altro. BP la chiamava :"Good luck:Bel colpo! " cioè un gesto di bontà che nessuno si aspetta di vedere.
9° INCONTRO: SAN FRANCESCO VA NEL MONDO A PREDICARE. IL LUPO DI GUBBIO. IL PRESEPE A GRECCIO.
- La vita di san Francesco è come un romanzo incredibile. Nel libro "I fioretti di San Francesco" c'è un elenco favoloso di fatti e parole bellissimi.Ve li riportiamo con parole nostre.
- Un giorno San Francesco vuole andare su un'isola del lago Trasimeno per fare i 40 giorni di penitenza che aveva fatto Gesù prima di cominciare a predicare. Questo periodo si chiama: Quaresima. – San Francesco sale su una barca che lo porterà sull'isola in mezzo al lago. *
- *Pescatore: Scusi padre, lei sta andando sull'isola per starvi 40 giorni.Che cosa mangerà?Lì sopra non c'è niente.
- *Francesco: Ho portato con me due pani.
- * Pescatore: Due pani per 40 giorni? E vabbè: buon appetito!
- Passano 40 giorni e il pescatore torna a riprendere San Francesco.
- *Pescatore:Scusi Padre, mi sbaglio o lei ha mangiato un pane soltanto durante tutto questo periodo?
- *Francesco:Sì.
- *Pescatore: E come mai ne ha mangiato uno solo?Mi sembra che non abbia fatto una grande indigestione di pane.
10) * Francesco: Ho fatto così perché Gesù è stato senza mangiare per 40 giorni :io che sono inferiore a Lui ho mangiato una pagnotta per non credere di essere come Lui."
- Un'altra volta San Francesco è chiamato d'urgenza a Gubbio:lì c'è un ferocissimo lupo che incute terrore a tutti gli abitanti.
- Francesco: "Cari abitanti di Gubbio : se io vado dal lupo e gli dico di diventare buono, voi gli darete sempre da mangiare?
- Abitanti di Gubbio: Certamente. Sappi però, Francesco, che è pericolosissimo avvicinarsi a lui."
- San Francesco non si cura delle raccomandazioni: sa che gli animali sono creature di Dio e vanno rispettati. – Avanza nella foresta : ad un certo punto il lupo salta fuori davvero. San Francesco, calmo e sorridente gli parla: "Messer lo frate lupo: vuoi tu cessare di cagionar paura a li abitanti della città di Agobbio? Sappi bene , messer lo frate lupo , che se tu vorrìa far pace co' tutti li abitanti di Agobbio, essi daressenti ognì dì lo mangiar et anche lo ber abbondante".
- Il lupo comincia a dire sì con la testa, la coda ed anche con le zampe: pace è fatta. San Francesco entra trionfante dentro Gubbio , seguito dal famoso lupo e tutta la gente fa festa ad entrambi. Allegri e contenti, da quel giorno danno sempre cibo e acqua al lupo che diventa il compagno simpaticissimo di tutti i bambini.
San Francesco e il lupo
Angiolo Silvio Novaro
Angiolo Silvio Novaro
Viveva un dì, narra un'antica voce
intorno a Gubbio un lupo assai feroce
che aveva i denti più acuti che i mastini
e divorava uomini e bambini.
Dentro le mura piccole di Gubbio
stavano chiusi i cittadini e in dubbio
ciascuno della vita. La paura
non li lasciava uscire dalle mura.
E San Francesco venne a Gubbio, e intese
del lupo, delle stragi, delle offese;
ed ebbe un riso luminoso e fresco,
e disse: "O frati, incontro al lupo io esco!".
Le donne avevano lagrime così
grosse, ma il Santo ilare e ardito uscì.
E a mezzo al bosco ritrovò il feroce
ispido lupo, e con amica voce
gli disse: "O lupo, mio fratello lupo,
perché mi guardi così ombroso e cupo?
Perché mi mostri quegli aguzzi denti?
Vieni un po' qua, siedimi accosto e senti:
Io so che tu fai molto male a Gubbio
e tieni ognuno della vita in dubbio,
e so che rubi uccidi e non perdoni
nemmeno ai bimbi, e mangi i tristi e i buoni:
Orbene ascolta: come è vero il sole,
ciò che tu fai è male. Iddio non vuole!
Ma tu sei buono; e forse ti ha costretto
a ciò la fame. Ebbene, io ti prometto
che in Gubbio avrai d'ora in avanti il vitto:
ma tu prometti essere onesto e dritto
e non dare la minima molestia:
Essere insomma una tranquilla bestia.
Prometti dunque tutto questo, dì?".
Il lupo abbassò il capo, e fece: "Si!".
"Davanti a Dio tu lo prometti?".
E in fede il lupo alzò molto umilmente un piede.
Allora il Santo volse allegro il passo
a Gubbio, e il lupo dietro, a corpo basso.
In Gubbio fu gran festa, immenso evviva:
scoppiò la gioia, e fino al ciel saliva.
E domestico il lupo entro rimase
le chiuse mura, e andava per le case
in mezzo ai bimbi come un vero agnello,
e leccava la gota a questo e a quello.
E poi morì. E fu da tutti pianto
e seppellito presso il campo santo.

intorno a Gubbio un lupo assai feroce
che aveva i denti più acuti che i mastini
e divorava uomini e bambini.
Dentro le mura piccole di Gubbio
stavano chiusi i cittadini e in dubbio
ciascuno della vita. La paura
non li lasciava uscire dalle mura.
E San Francesco venne a Gubbio, e intese
del lupo, delle stragi, delle offese;
ed ebbe un riso luminoso e fresco,
e disse: "O frati, incontro al lupo io esco!".
Le donne avevano lagrime così
grosse, ma il Santo ilare e ardito uscì.
E a mezzo al bosco ritrovò il feroce
ispido lupo, e con amica voce
gli disse: "O lupo, mio fratello lupo,
perché mi guardi così ombroso e cupo?
Perché mi mostri quegli aguzzi denti?
Vieni un po' qua, siedimi accosto e senti:
Io so che tu fai molto male a Gubbio
e tieni ognuno della vita in dubbio,
e so che rubi uccidi e non perdoni
nemmeno ai bimbi, e mangi i tristi e i buoni:
Orbene ascolta: come è vero il sole,
ciò che tu fai è male. Iddio non vuole!
Ma tu sei buono; e forse ti ha costretto
a ciò la fame. Ebbene, io ti prometto
che in Gubbio avrai d'ora in avanti il vitto:
ma tu prometti essere onesto e dritto
e non dare la minima molestia:
Essere insomma una tranquilla bestia.
Prometti dunque tutto questo, dì?".
Il lupo abbassò il capo, e fece: "Si!".
"Davanti a Dio tu lo prometti?".
E in fede il lupo alzò molto umilmente un piede.
Allora il Santo volse allegro il passo
a Gubbio, e il lupo dietro, a corpo basso.
In Gubbio fu gran festa, immenso evviva:
scoppiò la gioia, e fino al ciel saliva.
E domestico il lupo entro rimase
le chiuse mura, e andava per le case
in mezzo ai bimbi come un vero agnello,
e leccava la gota a questo e a quello.
E poi morì. E fu da tutti pianto
e seppellito presso il campo santo.

- Un'altra volta accadde che San Francesco si trovasse a Greccio, nel Lazio, vicino a Roma. Era la sera del 24 dicembre, vicino a lui c'erano i pastori, le pecore, l'asino e il bue , una stalla con una mangiatoia. San Francesco parlava ai pastori con parole meravigliose su Gesù che nasce a Betlemme quando……… la mangiatoia si illuminò e un bellissimo bambino Gesù si fece vedere da tutti. San Francesco lo prese in braccio, lo baciò e poi lo passò a tutti i pastori: quando tutti lo ebbero baciato, Gesù scomparve ma da allora – altra stupenda invenzione del santo – nacque la consuetudine di fare il presepio. Esso è una invenzione tutta italiana, il segno della nostra intelligenza per la quale ci tratteniamo dall' uccidere gli alberi per far festa a Gesù Bambino: a Natale un vero italiano non uccide gli alberi (semmai ne compra uno di plastica) ma fa il presepio perché è lì che si vede il nostro genio . Per addobbare un albero (magari dopo averlo ammazzato) sono capaci tutti: basta avere i soldi. Invece un vero italiano non usa il portafoglio ma il cervello e si fa da solo un bel presepio.
- ++ Leggiamo il racconto del Natale: VANGELO DI SAN LUCA 2,1-20.
- ICONA: Disegniamo un albero di Natale scrivendoci sotto il nostro proposito di fabbricarne uno artificiale e di regalare a tutti tanti servizi e buone azioni.
- MORSO DI BALOO:Andiamo da Baloo e facciamoci dire fin da adesso dove e come vuole il presepio per il prossimo Natale. Assieme ad altri fratellini cominciamo ad allestire le statue, i paesaggi e gli scenari per il prossimo presepio della parrocchia.
10° E ULTIMO INCONTRO: SAN FRANCESCO RICEVE LE STIGMATE E MUORE CANTANDO IL CANTICO DELLE CREATURE.
- Raccontiamo con parole nostre uno dei tantissimi episodi narrati dai Fioretti di San Francesco.
- Un giorno frate Francesco andava per la via assieme a frate Leone. Ad un certo punto il Santo disse:
- +Francesco: "Frate Lione, pecorella di Dio, scrivi : se noi sapessimo tutte le lingue de lo mondo et non avessimo l'amore non avremmo perfetta letizia.
- +Frate Leone: Vabbè.Pazienza!
- +Francesco: Frate Leone, pecorella di Dio, scrivi: anche se noi sapessimo tutte le materie de lo mondo : matematica et geometria et musica et grammatica ma non avessimo la carità non avremmo perfetta letizia.
- + Frate Leone: Pazienza: non si può aver tutto dalla vita. Ma quando, o santo lo mio padre,avessimo perfetta letizia?Dimmelo.
- +Francesco:Se noi arrivassimo a lo convento et lo frate portinaro scambiasseci per vagabondi et , uscito fora , bastonaccesi in su lo collo et buttaccesi a la terra et calpestasseci co' li piedi e riempiesseci di ingiurie……allora ,frate Lione, pecorella di Dio,scrivi: Ivi è perfetta letizia."
- +Frate Leone: "Va bene: speriamo però che non succeda!"
- Passano gli anni:San Francesco ottiene la benedizione dal Papa Innocenzo 3° costretto violentemente dalla voce di Dio.Il santo si ritira sempre più spesso sul monte della Verna e lì passa giorni e giorni in preghiera stando sotto una roccia (detta Sasso Spicco) pesante migliaia di tonnellate e che non si sa come faccia a non cadere tanto sembra sospesa per aria.
- Arriva il giorno 14 settembre 1224 : San Francesco sta pregando fervorosamente quando appaiono sulle sue mani,sui piedi e sul costato le stigmate di Gesù: è il segno che davvero questo Santo è la copia perfetta di Gesù.
10) Nei giorni che precedono l'ottobre 1226 Francesco, quasi cieco, viene portato in barella dalla Verna ad Assisi: un corridoio lungo centinaia di chilometri fatto dalla gente lo attornia : tutti vogliono vedere quel Santo che assomiglia tanto a Gesù.
11)Giunto ad Assisi, sentendo avvicinarsi la morte, San Francesco dà ancora una volta un esempio stupefacente: si fa mettere sulla nuda terra e lì,cantando il suo meraviglioso cantico delle creature, muore serenamente. E' il 4 ottobre 1226. Due anni dopo viene proclamato santo. – Nessuno mai - dopo Gesù – è stato così buono , simpatico, gioioso, affettuoso e gentile con tutti come lui.
MORSO DI BALOO:Andiamo da lui , gli diamo 10 (non più di 10) morsi sul collo e gli chiediamo di farci avere il cantico delle creature di san Francesco. Baloo ce l'ha certamente nel suo breviario, sotto la data del 4 ottobre(non ditegli che ve l'ho detto io!). Solo lui ha il cantico nella sua vera lingua , così come è nato: è il vero italiano parlato da Francesco: è una lingua ancora bambina che ha un fascino incredibile. Se qualcuno vi vuol dare il cantico delle creature nella lingua di oggi……non prendetela! Se San Francesco ha usato la lingua italiana ancora bambina,perché la dovremmo prendere come quando è grande? Vedrete che meraviglia!
12)ICONA E IMPEGNO : Noi lupetti del Branco……………….. decidiamo di voler imitare San Francesco scegliendo si stare per sempre dalla parte di Gesù. Per questo mettiamo la nostra firma sotto questa immagine del Santo e la collochiamo bene in vista nella nostra tana.
2° SCHEMA DI CATECHESI SU SAN FRANCESCO.
Commentiamo i versi del Cantico delle Creature: ogni volta ne prendiamo un pezzo ("Laudato si' o mi' Signore per sorella matre terra- sorella acqua-frate focu – aere et nubilo et sereno - …..) , lo leggiamo, lo illustriamo con disegni o coreografie e poi componiamo un mosaico dove si vede il volto del santo e ,in lontananza , la traccia della nostra chiesa.
*** Il testo del "Cantico delle creature " nella bellissima e affascinante edizione antica (cioè scritta con i termini che usava la lingua italiana quando era piccola) si trova ovunque. Tutti i preti l'hanno nel loro breviario sotto la data del 4 ottobre, festa del santo.
+ E' bene ripassare il canto:"Laudato si' o mi' Signore……..e per tutte le tue creature………"
Anche se il commento non rispecchiasse esattamente il fatto narrato dalle Fonti Francescane – secondo me – non bisognerebbe spaventarsi: San Francesco appartiene all'immaginario collettivo della umanità per cui – volendo – gli si possono attribuire fatti e parole non esattamente compiute da lui. Tanto – dico io – la sua grandezza è al di sopra di ogni e qualsiasi nostra parola.